In memoria del nostro stimato Jean-Jacques Fiechter
Con grande tristezza e rammarico Blancpain e il suo Presidente & CEO, Marc A. Hayek, hanno appreso la notizia della scomparsa dell’amico di lunga data, Jean-Jacques Fiechter. CEO di Blancpain dal 1950 al 1980, J.J. Fiechter ha messo a segno numerosi trionfi realizzati dalla nostra Manifattura, fra cui la creazione del primo orologio da immersione moderno, il Fifty Fathoms, presentato nel 1953.
Animato da una devozione e una generosità senza limiti, Jean-Jacques Fiechter si è dedicato anima e corpo alle sue passioni, portando avanti contemporaneamente diverse «carriere»: è stato imprenditore, pioniere dell’immersione ricreativa, storico e romanziere, ma anche un padre di famiglia, per citare solo alcune delle numerose sfide che ha assolto con ammirabile successo, ma anche con un’umiltà senza eguali. Nonostante le sue conquiste, non ha mai rinunciato a impegnarsi a favore dell’orologeria e degli oceani, due universi a lui cari. Jean-Jacques Fiechter ha continuato, per tutta la sua vita, ad accompagnare Blancpain, regalando al nostro Marchio la sua esperienza e i suoi preziosi ricordi, ben oltre gli anni delle sue cariche. Dal 2002 in particolare occupava un posto a pieno titolo in seno a Blancpain. In effetti l’arrivo di Marc A. Hayek alla guida della nostra Manifattura ha consentito a due destini paralleli di incrociarsi. Jean-Jacques Fiechter ha potuto trovare in Marc Hayek in qualche modo «un’anima gemella», avendo davvero molte cose in comune. Sotto la sua guida di questi, ha potuto inoltre assistere alla rinascita del Fifty Fathoms, portato avanti da una passione per l’immersione e gli oceani simile a quella che provava lui stesso. Ha potuto inoltre vedere delinearsi il Blancpain Ocean Commitment, un’iniziativa iscritta come omaggio al tributo che egli stesso aveva reso agli oceani, facilitando la loro esplorazione grazie al Fifty Fathoms. Perché per Jean-Jacques Fiechter, eterno entusiasta, i fondi marini erano un «(…) Paese delle meraviglie (…) aperto a tutti coloro che, come Alice, sanno passare «dall'altra parte dello specchio»».
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